Circa 1 su 2 (più precisamente il 45,1%). Di questa metà, circa il 10% soffre di Obesità (un sovrappeso più grave e connesso alle maggiori cause di decesso nel nostro paese).
La percentuale cresce al crescere dell’età e quindi oltre ai problemi legati all’invecchiamento, si aggiungono quelli direttamente correlati all’eccesso ponderale.
Tra i bambini, circa il 21% è sovrappeso e circa il 9% soffre di obesità. In particolare a costoro bisogna rivolgere maggiore cura, per due motivi:
- I bimbi con un eccesso ponderale rischiano di mantenerlo o peggiorarlo in età adulta.
- I rischi per la salute, se l’eccesso ponderale è mantenuto, sono maggiori.
Le due UNICHE vie per raddrizzare la rotta sono:
- Mangiare bene e nelle giuste quantità
- Fare attività sportiva e mantenere uno stile di vita attivo.
Sul punto due mi soffermo maggiormente perché noto spesso un fraintendimento:
Viene considerato uno stile di vita attivo, quello in cui (per diversi fattori) ci si muove per una buona parte delle ore diurne. Nel caso di un bambino potrebbe essere: giocare all’aperto tutto il pomeriggio.
Il livello di attività sportiva è da aggiungere allo stile di vita attivo. Sarebbe bene fare 3 ore circa di attività sportive a settimana, in aggiunta ad uno stile di vita attivo.
Bisogna infatti considerare che oggi è molto semplice eccedere nel cibo, sempre disponibile e in grandi quantità. In aggiunta ad uno stile di vita statico/inattivo, questo comporta l’aumento del tessuto adiposo (con i rischi che ne conseguono in termini di malattie cardiovascolari e osteoarticolari, diabete e diversi tipi di neoplasie).
Lungi dall’essere un fattore estetico, il sovrappeso è una problematica sanitaria su vasta scala, che ha le proporzioni di una pandemia e i cui effetti sono largamente sottostimati dalla maggioranza della popolazione.
Fonti: dati 2016, ISTAT e Iniziativa “Okkio alla Salute” – Ministero della Salute.
