Al giorno d’oggi è difficile mangiare prodotti completamente genuini, perché quello che compriamo spesso non è fatto alla stessa maniera di 50 anni fa. Vi invito, prima di fare discorsi sull’alimentazione bilanciata, ad imparare a leggere le etichette nutrizionali degli alimenti che comprate, per capire se:
1) State buttando i vostri soldi
2) State per mangiare un alimento non sano, scambiandolo per il suo corrispettivo salutare.
Ricordate la notizia dei quattro produttori di patatine fritte, multati per pubblicità ingannevole? I quattro produttori sono responsabili di aver pubblicizzato i loro prodotti vantando o “caratteristiche nutrizionali e salutistiche” o “artigianalità” quando invece la realtà era diversa.
Non entro nel merito della decisione, che per me è corretta e sacrosanta. Vorrei guardare la cosa da un punto di vista diverso, forse “malvisto”, quello del consumatore inconsapevole. Mi spiego meglio: comprare delle patatine fritte che hanno tutte la stessa forma, perfettamente tagliate, perfettamente piegate, uniformemente cotte, credendo a una pubblicità che ci dice che sono sane perché ricche di Olio Extravergine d’Oliva o che sono artigianali e fatte a mano, non è proprio da consumatore accorto.
E’ vero che la pubblicità era ingannevole (e per questo le aziende sono state multate), ma le informazioni nutrizionali erano scritte sul retro di ogni busta e gli ingredienti erano chiaramente identificati. Ad esempio, era vero che l’Olio Extravergine d’Oliva era fra gli ingredienti, ma le quantità erano minime, molto inferiori rispetto agli altri oli vegetali.
Se per delle patatine fritte il discorso sembra ovvio, non lo è per altri alimenti. Un esempio può essere il pesto pronto in vasetto di vetro (che molte aziende producono), il cui contenitore, colori e diciture possono far pensare a un prodotto simile al pesto alla genovese artigianale. Leggendo invece le informazioni nutrizionali, si può scoprire che alcune delle aziende (non tutte) aggiungono olio di palma (o altri oli vegetali di qualità bassa) al posto dell’Olio Extravergine d’Oliva. Anche in questo caso, basta girare la confezione e leggere cosa contiene l’alimento che stiamo comprando, non fosse altro per spendere meglio i propri soldi.
La morale è questa: diventate consumatori consapevoli e leggete le informazioni nutrizionali che sono lì per voi e non per riempire la grafica del prodotto.
