Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per diminuire l’impatto ambientale che abbiamo sul pianeta?
Molti di voi (spero) sono impegnati nella raccolta differenziata, ma esiste un modo per far sì che anche l’alimentazione sia più ecologica?
A mio avviso, qualche trucco c’è:
1) Ridurre la quota di alimenti di origine animale. Gli allevamenti animali hanno un impatto alto sull’ecosistema locale e globale, impegnarsi quindi a consumare pochi prodotti di origine animale e optare più spesso per proteine di origine vegetale (legumi e cereali interi ad es.) comporta un minor impatto. Anche optare per alimenti biologici è utile, dato che le aziende che si impegnano in questo tipo di produzioni utilizzano meno prodotti chimici, quindi inquinano meno.
2) Anche là dove si scelgano prodotti animali, è importante optare per alimenti prodotti vicino a noi, che non abbiano subito grandi spostamenti o addirittura che siano a km zero. Lo stesso trucco si può applicare ad ogni alimento che acquistiamo (anche a frutta e verdura).
3) Scegliere, dove possibile, imballaggi più ecologici e più riciclabili. Imballaggi composti da un solo materiale (plastica o vetro o alluminio ecc.) e non compositi (ad es. carta plastificata con strato di alluminio interno). Imparare bene a fare la raccolta differenziata, per far sì che la qualità dei rifiuti migliori e che la maggior parte di essi possa essere riutilizzata. E’ importante poi fare la raccolta differenziata anche se nella nostra città non è stato organizzato un sistema di raccolta “porta a porta”. E’ possibile infatti dividere plastica, vetro e lattine, carta e cartone e portarli saltuariamente ai bidoni di raccolta.
4) Organizzarsi per un consumo consapevole ed evitare gli sprechi. Ad oggi, la FAO calcola che circa un terzo del cibo prodotto nel mondo (1,3 miliardi di tonnellate) venga sprecato perché eliminato anche se commestibile. La maggioranza dello spreco avviene in casa, con uno sperpero di denaro di circa 450 euro l’anno per ogni famiglia italiana. Tutto questo cibo inutilmente buttato, comporta inoltre ulteriore impatto ambientale, a causa delle risorse utilizzate per produrlo (quando invece non era realmente necessario) e per quelle messe in campo per smaltirlo. In questo senso è utile:
– comprare solo quanto necessario, senza lasciarsi prendere dalla gola
– evitare che gli alimenti scadano, controllando le date di scadenza e consumandoli per tempo
– tenere d’occhio gli alimenti freschi ed evitare che possano ammuffire/marcire
– conservare opportunamente ogni alimento
L’ecologia passa anche dal cibo!
