Moltissimi di quelli che combattono con il peso tutta la vita, finiscono per avere un orizzonte ristretto che termina con il bordo della bilancia.
Si concentrano esclusivamente sui kg e finiscono per costruire un sistema di valori basato principalmente su questo assioma:
– kg = sono una persona di successo
+ kg = sono un fallito/ho fallito
In pratica nei momenti in cui riescono a perdere peso si sentono bene con se stessi, vivono meglio il rapporto con il proprio corpo e con il proprio io interiore, si sentono addirittura di poter “spaccare le montagne”.
Viceversa nei momenti in cui il peso sale, si reputano dei falliti, indisciplinati, minimamente in grado di far fronte alle vicissitudini della vita.
Anche durante un percorso dietetico sono soliti fare questo ragionamento:
Se i kg non scendono tanto in fretta quanto si erano immaginati, allora: “sono un fallito, ho sgarrato troppo, la dieta su di me non funziona, ho il metabolismo lento, non sono in grado di fare nemmeno questo”…
Questo tipo di atteggiamento porta invariabilmente ad avvitarsi su se stessi. Sembra banale ma è ovvio che il peso non scenda sempre alla stessa maniera ed è altrettanto ovvio che in certi periodi dell'anno (Natale, Vacanze Estive, Stress lavorativo) possa leggermente risalire.
Un sistema di valori secondo il quale se il peso risale allora “ho fallito” è anche un sistema dove appena il peso risale, si manda tutto a rotoli perché appunto “ho fallito”. Quindi invece che risalire di un paio di kg, si instaura un meccanismo negativo tale che non ci si prende più cura della situazione (sempre sull'onda del concetto che “tanto ho fallito, non sono in grado, cosa lo faccio a fare” ecc.) finendo per accumulare molti più kg.
AMPLIARE L'ORIZZIONTE
RIBALTARE L'ORIZZONTE
Se fino ad ora avete pensato che il punto di partenza fossero i kg in meno, avete sbagliato alla grande. I kg sono l'ultima cosa di cui preoccuparsi, perché sono la conseguenza di tutte le azioni positive (o negative) che state compiendo.
In pratica i kg non sono la causa delle vostre azioni, ma la conseguenza.
Se modificherete lo stile di vita, mangerete meglio, ridurrete lo stress, dormirete di più, curerete meglio le patologie che eventualmente vi affliggono, PER CONSEGUENZA il peso tenderà a scendere (sempre con andamento oscillatorio) nel tempo.
Quindi non dovete compiere tutte queste azioni a causa del peso, ma dovete farle per voi stessi (e solo voi stessi). Ribaltate l'orizzonte bilancia e passate all'orizzonte salute.
Un esempio pratico:
Come vedete sono situazioni identiche, cosa cambia? ESCLUSIVAMENTE L'ATTEGGIAMENTO MENTALE!
Moltissimi di quelli che combattono con il peso tutta la vita, finiscono per avere un orizzonte ristretto che termina con il bordo della bilancia.
Si concentrano esclusivamente sui kg e finiscono per costruire un sistema di valori basato principalmente su questo assioma:
– kg = sono una persona di successo
+ kg = sono un fallito/ho fallito
In pratica nei momenti in cui riescono a perdere peso si sentono bene con se stessi, vivono meglio il rapporto con il proprio corpo e con il proprio io interiore, si sentono addirittura di poter “spaccare le montagne”.
Viceversa nei momenti in cui il peso sale, si reputano dei falliti, indisciplinati, minimamente in grado di far fronte alle vicissitudini della vita.
Anche durante un percorso dietetico sono soliti fare questo ragionamento:
Se i kg non scendono tanto in fretta quanto si erano immaginati, allora: “sono un fallito, ho sgarrato troppo, la dieta su di me non funziona, ho il metabolismo lento, non sono in grado di fare nemmeno questo”…
Questo tipo di atteggiamento porta invariabilmente ad avvitarsi su se stessi. Sembra banale ma è ovvio che il peso non scenda sempre alla stessa maniera ed è altrettanto ovvio che in certi periodi dell'anno (Natale, Vacanze Estive, Stress lavorativo) possa leggermente risalire.
Un sistema di valori secondo il quale se il peso risale allora “ho fallito” è anche un sistema dove appena il peso risale, si manda tutto a rotoli perché appunto “ho fallito”. Quindi invece che risalire di un paio di kg, si instaura un meccanismo negativo tale che non ci si prende più cura della situazione (sempre sull'onda del concetto che “tanto ho fallito, non sono in grado, cosa lo faccio a fare” ecc.) finendo per accumulare molti più kg.
AMPLIARE L'ORIZZIONTE
RIBALTARE L'ORIZZONTE
Se fino ad ora avete pensato che il punto di partenza fossero i kg in meno, avete sbagliato alla grande. I kg sono l'ultima cosa di cui preoccuparsi, perché sono la conseguenza di tutte le azioni positive (o negative) che state compiendo.
In pratica i kg non sono la causa delle vostre azioni, ma la conseguenza.
Se modificherete lo stile di vita, mangerete meglio, ridurrete lo stress, dormirete di più, curerete meglio le patologie che eventualmente vi affliggono, PER CONSEGUENZA il peso tenderà a scendere (sempre con andamento oscillatorio) nel tempo.
Quindi non dovete compiere tutte queste azioni a causa del peso, ma dovete farle per voi stessi (e solo voi stessi). Ribaltate l'orizzonte bilancia e passate all'orizzonte salute.
Un esempio pratico:
Come vedete sono situazioni identiche, cosa cambia? ESCLUSIVAMENTE L'ATTEGGIAMENTO MENTALE!